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Alla Fondazione Piero Manzoni le opere non autentiche vengono distrutte

E’ notizia di questi giorni quella della distruzione di ben 39 opere dell’artista milanese “fatte letteralmente a pezzi” dopo essere state dichiarate false dal Tribunale Civile di Milano MILANO - La notizia è decisamente attuale e si sa che il mercato dei falsi è assai prolifico, come hanno rimarcato proprio di recente  i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, che sul tema hanno tenuto in tutta Italia un ciclo di 15 conferenze dal titolo "L'arte non vera non può essere arte”. Si tratta di un mercato fiorente e in forte crescita, che colpisce in modo particolare il settore del contemporaneo, al quale appartengono quasi tutti i falsi sequestrati dagli investigatori (838 opere su un totale di 867) nel 2017. Tra i maestri che più interessano i falsari c’è sicuramente Modigliani e le recenti vicende di Palazzo Ducale, confermano quanto asserito dai Carabinieri.  Tuttavia  “i collezionisti di Piero Manzoni possono dormire tranquilli”; la Fondazione dell’artista, creata dalla famiglia nel 1962, infatti, non solo ha definito rigorosamente il corpus delle opere autentiche ma “si muove con fermezza contro chi cerca di diffondere opere false”. Questo quanto si legge su una nota diffusa dalla stessa Fondazione che porta il nome dell’artista milanese, in seguito alla distruzione di 39 opere contraffate, dichiarate tali dal Tribunale Civile di Milano. Si tratta di opere che vanno dagli Achromes di diverse tecniche alle tele grinzate, ai cotoni, ai pacchi ai polistiroli.  Le opere erano di proprietà del baritono Giuseppe Zecchillo e la Fondazione Piero Manzoni, in accordo con l’erede del collezionista le ha letteralmente “fatte a pezzi”.  Spiegano dalla Fondazione: “Zecchillo  negli anni Novanta aveva creato un’associazione chiamata ‘Amici di Piero Manzoni’ con la quale tentava di promuovere e sostenere la diffusione di racconti diffamatori a sostegno delle opere – quasi sempre non autentiche – di proprietà dei soci. Ma i numerosi interventi legali della Fondazione Manzoni e la collaborazione con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri hanno fermato la circolazione di questi quadri falsi. Dieci opere già di proprietà Gianni Schubert sono state infatti anch’esse distrutte dal Nucleo di Monza nel 2016”.  L’obiettivo della Fondazione è dunque essenzialmente quello di proteggere i collezionisti, da qui anche la decisione della creazione di un catalogo aggiornato delle opere dell’artista consultabile a breve online.  ...

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